movpace@msptorino.org
Lun - Mer: 08.30 - 14:30 / 14.00 - 17.00 | Gio - Ven: 8.30 - 12-30

Stato del progetto:

Attivo

Paese:

Senegal

SENEGAL

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Progetto di Restauro del Museo delle Percussioni del Villaggio FESFOP a Louga, Senegal

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Ritmi di Vita: Percussioni, Riti e Spiritualità tra Senegal e Torino

Dal 1° aprile 2025 al 31 marzo 2026, Movimento Sviluppo e Pace promuove un progetto che esplora il ritmo come linguaggio universale che unisce culture, spiritualità e pratiche sociali. In collaborazione con il Festival FESFOP di Louga (Senegal), il progetto ha in cantiere il restauro e la valorizzazione del Musée des Percussions, istituito nel 2008, per preservare e promuovere il patrimonio musicale locale.

Ritmo, rito, sacro: la trama invisibile dell’esistenza. Il ritmo è presente in ogni aspetto della vita: dal battito del cuore alle danze rituali, dalla ciclicità della natura alle pratiche spirituali. Il ritmo lega l’interiore con l’esteriore, la soggettività con il mondo, manifestandosi a livello biologico e culturale e dando forma all’uomo e alle sue pratiche sociali e rituali. Grazie al ritmo del cuore materno si sviluppano i sensi e la consapevolezza del nuovo nato.

Percussioni e Tradizione Senegalese. In Senegal, le percussioni non sono solo strumenti musicali, ma mezzi di comunicazione e trasmissione culturale. I griot, custodi della tradizione orale, ma anche i contemporanei musicisti, utilizzano il ritmo per narrare storie, trasmettere messaggi sociali e accompagnare la ritualità. Il restauro del Museo delle Percussioni di Louga, previsto nel progetto, mira a valorizzare questo patrimonio culturale e a offrire nuove opportunità educative e professionali alla comunità locale.

La cornice del progetto. L’iniziativa si inserisce nella cornice del fruttuoso dialogo tra le culture senegalese e italiana, avviato dalla società civile, esplorando come il ritmo e le percussioni influenzino la percezione del mondo e la spiritualità. Con questo progetto desideriamo riattivare un’eco culturale che nasce in Senegal e si espande nel mondo, attraverso il ritmo condiviso, la memoria sonora, il riconoscimento reciproco. Non costruiremo un ponte: faremo risuonare insieme tradizioni e comunità, perché la musica non si limita ad unire, ma accorda!

Un progetto in due tempi.

Primo tempo: Louga, in Senegal – Interventi concreti sul museo, con piccole riparazioni, riallestimento, acquisto e riproduzione di strumenti tradizionali, attività educative locali e raccolta di testimonianze.

Secondo tempo: Torino – Nel marzo del 2026, il progetto culminerà in un evento pubblico, con la partecipazione di esperti, i musicisti dell’associazione Circondati di Musica e rappresentanti della società civile, per condividere quanto realizzato e attivare un dialogo interculturale sul valore sociale e spirituale del ritmo.

Il sostegno della Compagnia San Paolo. Il progetto beneficia del sostegno della Fondazione che contribuirà anche alla realizzazione dell’evento a Torino ruolo di promotore della cultura e del dialogo interculturale.
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Per ulteriori informazioni, è possibile contattare la referente del progetto, Simona Guida, all’indirizzo email movpace@msptorino.org o al numero di telefono 0118999633.

Settembre 2025

Il Ritmo della Pace

 

Abbiamo avuto il piacere di accogliere presso la nostra sede l’attesa visita di Babacar Sarr, fondatore e presidente del Festival Internazionale del Folklore e delle Percussioni, il FESFOP. Da venticinque anni il FESFOP, attraverso l’organizzazione di un evento annuale nel quale confluiscono attività musicali, artigianali, folkloristiche, sociali, ambientali e turistiche, contribuisce a rendere Louga la capitale culturale del Senegal oltre che a rafforzare lo sviluppo economico e sociale, l’accesso democratico alla cultura per le popolazioni svantaggiate e la cooperazione attraverso partenariati locali e internazionali.
Il Movimento Sviluppo e Pace, in collaborazione con il FESFOP e l’associazione Circondati di Musica, dal 1° Aprile di quest’anno promuove un progetto finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo che consiste nella valorizzazione del Musée des Percussions di Louga sia attraverso interventi concreti – restauro, riallestimento e acquisto di nuovi strumenti tradizionali – sia attraverso laboratori musicali, testimonianze orali ed eventi. Babacar Sarr ha esordito, durante l’incontro con i soci e i graditi ospiti, dicendo di aver percorso oltre 5000 km per incontrare donne e uomini di pace che non si limitano alla retorica ma che promuovono e mettono a disposizione i propri personali strumenti di solidarietà al fine di concretizzare progetti in azioni. Ha continuato precisando che spesso il nemico principale della cooperazione non è la fame, la guerra o il cambiamento climatico, ma la pura e semplice “mal-cooperazione”. Ha proseguito poi il suo intervento rivelandoci la sua personale visione di quello che potrebbe essere il futuro del Musée des Percussions di Louga: uno spazio di ricerca, sperimentazione e di memoria storica da perpetrare che ambisce anche ad assumere nuove forme come quella di “museo itinerante”, nel tentativo di creare passerelle e ponti di solidarietà che raggiungano villaggi, comunità e scuole senegalesi delocalizzate al fine di colmare “l’isolamento culturale” di cui soffrono. Ha ringraziato chi ha reso e rende possibile la scelta degli artisti, in qualunque paese del mondo essi si trovino, che decidono di vivere di arte e cultura, precisando che è un dovere accompagnarli, con rigore e trasparenza. Babacar Sarr ha poi concluso con un’affermazione che non può non essere riportata in prima persona e ricordata da qualunque persona: Questo mondo non merita di essere governato dalla legge del più forte.

 

Ci aspetta tutti per festeggiare il 25° anniversario del FESFOP… facciamo Tam-tam!